Sembra ovvio che questa Fondazione dedicata alla memoria di Maurizio Valenzi sia impegnata sul tema della memoria. In realtà la Fondazione cerca di collegare la memoria all’attualità e vuole farne uno strumento per un futuro migliore.
Centrale in questo senso le iniziative realizzate sul tema della Shoah.
L’attività della Fondazione sui temi della lotta contro il razzismo e per la memoria della Shoah si è articolata in gran parte nel progetto “Memoriae”. Il progetto giunto alla Undicesima Edizione mira a mantenere vivo il ricordo della Shoah e attraverso di essa mantenere l’attenzione contro ogni forma di razzismo e discriminazione culturale, sociale e politica. In particolare si intende far emergere la storia del territorio campano e meridionale (si vedano luoghi come Tora e Picilli, Campagna, Ferramonti). Si intende coinvolgere di più le nuove generazioni attualizzando la memoria della Shoah, assegnando i riconoscimenti “Stelle di David” a chi si sia contraddistinto per l’impegno civile o sia stato vittima della criminalità organizzata. Nelle edizione IX e X si è svolto un concorso aperto alle scuole di tutti gli ordini e gradi per la produzione di testi o video dal titolo “Io non dimentico”.
Il Presidente della Repubblica ha dato tre volte una medaglia di grande formato alla manifestazione, quale suo premio di rappresentanza.
La prima volta la cerimonia si è svolta nel teatro Trianon
Tra le persone cui è stato dato il riconoscimento Magen David ricordiamo:
Shlomo Venezia, Ugo Foà, sorelle Andra e Tatiana Bucci, Alberta Levi Temin, Roberto Piperno, Alberto Bivash, il Comune di Tora e Picilli, Medici senza frontiere e alla memoria di don Peppe Diana, dell’avvocato Pasquale Cappuccio, di Silvia Ruotolo, di Marcello Torre, di Anatolij Korol, di Giancarlo Siani, di Gaetano Montanino, di Teresa Buonocore.
Sono stati svolti numerosi seminari e corsi di formazione rivolti agli insegnanti da parte di un validissimo e affiatato gruppo di esperti e avviata una raccolta di documentazione sulle esperienze delle scuole campane sulla didattica della shoah.
È stato firmato nel maggio 2016 un Protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania e con la Comunità Ebraica di Napoli su “Culture, Antisemitismo, Razzismi”.
Si è anche ottenuto dal Comune di Napoli il cambio di intitolazione della strada di Napoli già via Gaetano Azzariti in via Luciana Pacifici, bimba di 8 mesi più giovane vittima napoletana della Shoah. Nel 2012 è stato esposto un vagone ferroviario usato per la deportazione in piazza Plebiscito a Napoli, oggi presso il Museo dello Sbarco di Salerno.