Dal 16 novembre al 6 dicembre nella sede del Maschio Angioino, Sala Litza Cittanova Valenzi , la mostra “48 x 50 Segnalibri”: a confronto 48 opere di graffiti writer e 50 opere di esponenti di street art e nuovo muralismo
La mostra collettiva “48×50 Segnalibri“, in programma con ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 17 e 30, prodotta da INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e Fondazione Valenzi, pone a dialogo per la prima volta due precedenti collezioni: 48 opere di 24 graffiti writer esposte nel 2005 e 50 opere di 25 esponenti della street art e del nuovo muralismo esposte nel 2017.
“Graffiti writing, street art e nuovo muralismo stanno vivendo soprattutto negli ultimi anni una stagione di importante apprezzamento istituzionale e popolare – afferma Luca Borriello, direttore INWARD – che si accompagna al loro valore culturale e artistico già consolidato da decenni presso esperti e studiosi. Rientrare a Napoli con questa doppia collezione rappresenta l’occasione per mostrare scorci ed evoluzioni dei fenomeni e degli artisti italiani”
“Siamo felici – aggiunge Lucia Valenzi – come Fondazione Valenzi di ritornare con Luca Borriello sulla street art che è stata protagonista nei primi mesi e anni della nostra attività espositiva nel 2010 con le mostre di Richard “Seen” Mirando e di Rae Martini e la performance “Collasso” realizzata con tanti artisti napoletani, quando questa forma artistica per così dire iniziava a svilupparsi anche lontano dai muri.
A seguire la descrizione dell’esposizione:
Le collezioni
Nel 2005 INWARD produsse la sua prima esposizione, intitolata “Quarantotto Segnalibri”: 24 graffiti writer italiani furono invitati a rielaborare forme, strumenti e senso della propria estetica su due supporti rettangolari, stampati poi in centinaia di esemplari di segnalibri d’artista. Tale esperimento curatoriale procurò l’osservazione della maturità del graffiti writing come oggetto poetico, rappresentando inoltre l’esordio nel mondo dell’arte contemporanea per molti degli artisti coinvolti, ora noti a livello internazionale. Nel 2017 la storia si è ripetuta: le produzioni di 25 esponenti italiani di street art e nuovo muralismo sono confluite in “Cinquanta Segnalibri”, un panorama multiforme che riflette differenti background e restituisce la ricchezza dei diversi stili tipici dell’ancora più attuale e ampia creatività urbana italiana.
Oggi, per la prima volta a dialogo, si sperimenta l’incontro di queste forme visive, protagoniste oramai non più solo dello spazio pubblico ma anche di più dimensioni extra-urbane.
La mostra
Le opere sono presentate al pubblico attraverso tre livelli di lettura: il primo racconta una delle possibili evoluzioni del graffiti writing dai pezzi in miniatura al concettuale; il secondo riporta vari stili e forme della street art e del nuovo muralismo, tra illustrativo, realistico, astratto, geometrico, informale; il terzo infine sperimenta dialoghi tra i due flussi, negli accostamenti verticali tra le opere.
In mostra sono complessivamente alcuni degli artisti tra i più rappresentativi della creatività urbana italiana, con due opere a testa nel formato 10x40cm, che nelle due distanti occasioni espositive fu scelto e proposto loro per osservare il grado di elaborazione e permanenza fuori città del senso tipico delle produzioni di graffiti writing, street art e nuovo muralismo.
Gli artisti
Airone, AtomUan, Bean One, Cyop, Demon, Diamond, Dropsy, Eno, Iabo, JB Rock, Kaf, Kayone, Kemh, Ozon, Phato, Polo, Pope, Rae Martini, Slork, Stand, Verbo, Wany, Zeno.K, Zentwo /// Alberonero, Bifido, Camilla Falsini, Corn79, Daniele Nitti (Hope), Flycat, Geometric Bang, Luigi Loquarto (Gig), Giorgio Bartocci, Giulio Vesprini, G-loois, Gola, Gue, Ironmould, Kerotoo, La Fille Bertha, Loste, Matteo Brogi, Mattia Campo Dall’Orto, Mr. Fijodor, Orticanoodles, RMOGRL8120, Rosk, Xel e Zeus40.