Sabato 16 novembre si è svolta a Baia l’intitolazione del Belvedere di via del Castello Aragonese a Maurizio Valenzi, in occasione del 115° anniversario dalla sua nascita.
L’evento è stato un momento significativo per ricordare Maurizio Valenzi e il suo impegno nella restituzione di un importante bene culturale alla collettività. Il Sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, ha intitolato il Belvedere adiacente alla rampa di accesso del Castello Aragonese di Baia alla memoria di Valenzi, riconoscendo il suo ruolo cruciale nel restituire questo magnifico luogo alla sua funzione culturale.
Nel 1975, durante il primo anno di mandato dell’amministrazione comunale da lui presieduta a Napoli, Valenzi si impegnò nella chiusura dell’orfanotrofio militare presente nel castello, convenzionato con il Comune di Napoli. Tale decisione fu presa dopo che una lettera inviata dai bambini ricoverati denunciava una situazione di assoluto degrado. L’allora assessora ai Servizi Sociali, Emma Maida, organizzò un’ispezione senza preavviso per verificare le condizioni e avviò la procedura di chiusura, in linea con le battaglie dell’Unione Donne Italiane contro il ricovero dei minori in istituto.
L’intitolazione del Belvedere a Maurizio Valenzi è un omaggio al suo impegno per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale, oltre che al suo contributo al miglioramento delle condizioni di vita dei più vulnerabili. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni, che hanno reso omaggio a una figura storica di grande rilevanza per la città e per il territorio.
Dichiara Lucia Valenzi
“Sono molto grata al Comune di Bacoli e al Sindaco Josi Della Ragione per questa iniziativa di dedicare a mio padre uno dei più bei panorami della nostra costa, ma anche per la motivazione. Non so se si darebbe oggi attenzione ad una semplice e sgrammaticata lettera di una decina di bambini. Eppure una buona politica dovrebbe sempre dare la priorità alle persone sofferenti e più deboli quando denunciano la loro condizione.
L’intitolazione del Belvedere con il suo forte valore simbolico, va di pari passo col momento di studio e di approfondimento sul tema della sostenibilità rappresentato dal convegno svolto a Bacoli nell’ambito del nostro progetto Agendo. Una sostenibilità che non riguarda solo l’ambiente ma investa sia la cultura che il sociale, e dove la memoria può essere un collante.“
Lettera dei bambini dell’orfanotrofio militare
Foto dell’intitolazione