GRITUM Gruppo di ricerca sugli italiani in Tunisia e nel Mediterraneo opera presso la Fondazione un coordinamento tra gli studiosi dei temi che riguardano la storia delle comunità/collettività italiane in Tunisia e nel Mediterraneo.
La Fondazione Valenzi intende promuovere azioni positive di cooperazione internazionale e di dialogo interculturale con i paesi del bacino del Mediterraneo, al centro di grandi trasformazioni sociali e politiche, a cominciare dalla Tunisia.
La Tunisia, paese natale e di formazione di Maurizio Valenzi, conserva ancora oggi viva la memoria dell’anteguerra e di quel gruppo di antifascisti italiani, di cui Valenzi ha fatto parte.
Si è costituito a Napoli nel mese di ottobre 2014. Obiettivo del GRITUM è coordinare e sviluppare iniziative ed attività di ricerca di studiosi (docenti, ricercatori, dottorandi) che focalizzano il proprio campo di indagine sulla presenza delle comunità italiane in area maghrebina e mediterranea, con particolare riferimento all’età contemporanea.
Ciò per ricostruire e valorizzare il ruolo ed i differenti apporti (culturali, artistici, economici, politici, sociali) forniti e ricevuti dalle collettività italiane nella formazione e nello sviluppo delle società di accoglienza.
La volontà di costituirsi in équipe di ricerca nasce dall’esigenza di esprimere una visione d’insieme il più possibile complessa dell’oggetto di studio, nella piena consapevolezza strategica che, solo partendo dalla riscoperta dei legami passati, sia possibile, per l’Italia, ridefinire e reimpostare in maniera organica i propri rapporti multilivello (culturali, politici, economici), con i paesi e le società della sponda Sud del Mediterraneo, offrendo a tal fine preziose chiavi di lettura per la comprensione degli eventi e dei mutamenti che caratterizzeranno la natura delle relazioni euro-mediterranee del tempo presente e futuro.
Il GRITUM aspira così a divenire un effettivo spazio di confronto e di cooperazione diretta tra studiosi di scienze storiche e sociali, che possa favorire e promuovere la libera circolazione dei saperi non soltanto nella ristretta cerchia degli addetti ai lavori.
In questa direzione il GRITUM mira a tradurre la propria attività nell’ambito della Fondazione Valenzi in termini di produzione scientifica specializzata (saggi, articoli, monografie), sostenuta ed accompagnata dall’organizzazione di attività formative e divulgative (seminari, convegni, workshop) realizzate anche e soprattutto in collaborazione con università, centri studi ed enti di ricerca, nazionali ed internazionali, interessati allo studio ed all’approfondimento di tematiche inerenti all’area mediterranea.
Sara Antonini
Diplomata in conservatorio in Flauto Traverso e laureata in Musicologia e Beni Culturali con una tesi in etnomusicologica. Attualmente dottoranda in Musica e Spettacolo presso l’Università degli Studi “Sapienza” di Roma con un progetto di ricerca sulla pratica musicale femminile nella cerimonialità tunisina. Nel 2019 membro del gruppo di ricerca “Raccontare i musicisti: vite di musicisti nel cinema, nella documentaristica, nel teatro e nella letteratura”, coordinato dall’Università
“Sapienza” di Roma e l’“Associazione Nuova Consonanza”. Nel 2021 svolge un’attività di ricerca sul campo e raccolta di documentazione audiovisiva relativa a musicisti di strada e a feste e processioni organizzate da comunità straniere residenti in Italia per l’Universita “La Sapienza” di Roma.
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Sonia Ben Sadok
Dopo il conseguimento della laurea in Scienze Politiche all’Università di Pavia, è dottore di ricerca in lingua, letteratura e civiltà italiane presso l’Università della Manouba (Tunisi). Svolge ricerche sulla presenza degli italiani nella città di Sfax (1830-1914). Insegna all’Università di Sfax (Tunisia).
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Michele Brondino
Storico del Mediterraneo contemporaneo, direttore dell’Association Sciences, Education et Culture en Méditerranée (SECUM), e della Enciclopedia del Mediterraneo (EDM); co-direttore della collana Italies di Editions Publisud di Parigi e membro del comitato scientifico della rivista on-line “RiMe” dell’ISEM – CNR (rime.to.cnr.it). Ha pubblicato numerosi studi sull’area mediterranea, in particolare sul Maghreb, il Mediterraneo e anche sulla stampa italiana in Tunisia, quasi tutti in edizione italiana e francese. Per le sue ricerche sul Mediterraneo gli è stato attribuito il Premio nazionale per le Scienze Sociali dall’Accademia dei Lincei (1986). E’ stato addetto culturale presso Ambasciate d’Italia in vari paesi del Mediterraneo.
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Alfonso Campisi
Docente di Filologia italiana e romanza presso l’ Università de la Manouba (Tunisia) e Presidente- regione Africa- dell’A.I.S.L.L.I. (Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiana).
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Giovanni Cordova
Dottore di ricerca in Storia, Antropologia, Religioni (curriculum etno-antropologico) presso l’Università “Sapienza” di Roma. Ha preso parte a progetti di ricerca inerenti al Nord Africa (Tunisia, Libia) e alle migrazioni internazionali. Attualmente è docente a contratto di antropologia culturale presso l’Università Federico II di Napoli e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania.
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Pietro Di Pietro
Laureato in Scienze storiche all’Università degli Studi di Messina, ed in Scienze della mediazione linguistico-culturale all’Università per Stranieri di Reggio Calabria, dottore di ricerca in Storia delle forme culturali euro-mediterranee all’Università degli Studi di Messina, con una tesi sulla componente italiana nella formazione e nello sviluppo del movimento operaio in Tunisia. Responsabile presso CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud del gruppo di progettazione e ricerca dell’area Maghreb, per l’implementazione di interventi per la promozione, tutela e advocacy dei diritti umani.
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Leila El Houssi
Docente presso l’università “Sapienza” di Roma, è autrice di numerosi saggi pubblicati in volumi e riviste italiani e stranieri. Ha recentemente pubblicato per Carocci “Il Risveglio della democrazia. La Tunisia dall’indipendenza e la transizione” (2013) e “L’urlo contro il regime. Gli antifascisti italiani in Tunisia tra le due guerre” (2014).
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Laura Faranda
Docente di antropologia culturale presso l’Università di Roma “Sapienza”. Impegnata in numerosi progetti di ricerca e autrice di numerose pubblicazioni, tra l’altro in studi di genere, sulla psichiatria e sull’antichità classica. Ha pubblicato sugli italiani in Tunisia.
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Mohamed Fatnassi
Laureato presso l’Università degli Studi di Genova, studia le relazioni tra letteratura e sviluppo sociopolitico nel mondo arabo e sull’influenza in tale contesto dei “modelli occidentali” dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta. Attualmente insegna lingua e letteratura italiana presso l’Istituto Superiore delle Lingue di Moknine, Università di Monastir (Tunisia).
Dottorando di ricerca in Storia dell’Europa presso l’Università di Roma “Sapienza”.
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Tiberio Ferracane
Cantautore e musicista, autore di “Magaria” dedicato ai “Siciliani di Tunisi”.
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Silvia Finzi
Docente della Facoltà di Lettere, Arti ed Umanità della Manouba (Tunisi), presso il Dipartimento d’italiano. Ha pubblicato articoli, saggi sulla storia dell’emigrazione italiana in Tunisia. Dirige il progetto sulla Memoria degli italiani di Tunisia. E’ direttrice della testata “Il Corriere di Tunisi”.
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Giulio Fugazzotto
Dottorando in Storia contemporanea e culture comparate dell’ Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Studia il rapporto tra il comunismo italiano e il colonialismo tra il 1926 e il 1956.
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Sonia Gallico
Cultrice di Storia dell’arte presso la cattedra di Laboratorio Architettonico, Università La Sapienza, Roma. Curatrice con Renato Gallico della Ristampa anastatica de “L’italiano di Tunisi. Organo della Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, sezione di Tunisi”. Autrice di “Il Delitto Miceli. Una storia di ordinario fascismo in Tunisia”.
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Lavinia Giacobbe
Laureata in Scienze internazionali presso l’Università di Torino. Specializzazione in Studi della Migrazione.
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Ahmed Jaafar
Dottore di ricerca in Civiltà Contemporanea presso la facoltà di Lettere della Manouba (Tunisi). Ha svolto ricerche sull’antifascismo in Tunisia. Insegna presso la Facoltà di Lettere e delle Scienze Umanistiche di Sfax (Tunisia).
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Danielle Languillon Hentati
Insegnante di italiano nelle scuole superiori francesi, in pensione. Ricercatrice in Storia Contemporanea e membro del gruppo di ricerca “Memoria degli Italiani di Tunisi”. Cofondatrice del gruppo “TUNISIE Mémoire plurielle”. Autrice di articoli e traduzioni dall’italiano al francese.
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Rim Lajmi
Insegna presso l’Institut supérieur de langues di Gabès, Tunisia. Collabora con l’Università di Gabés e della Manouba. Dottore di ricerca in Storia, Antropologia e Religioni Università degli Studi, “Sapienza” di Roma.
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Giuseppe Masi
Direttore dell’Istituto Calabrese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea, con sede a Cosenza. Cultore della materia di Storia Contemporanea nella Facoltà di Economia presso l’Università della Calabria. Autore di articoli di ricerca storica.
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Daniela Melfa
Docente di Storia e istituzioni dell’Africa presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania. Dopo la ricerca di dottorato, pubblicata nel 2008, sui coloni italiani insediati nel protettorato tunisino, i suoi interessi si sono allargati alla presenza europea nelle aree rurali della Tunisia. Privilegiando archivi missionari, memorie, biografie femminili e indagini sul campo, ha pubblicato articoli di storia sociale e ambientale, e di taglio microstorico e di genere. Autrice di numerose pubblicazioni ha di recente scritto “Rivoluzionari responsabili. Militanti comunisti in Tunisia (1956-93)”.
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Gabriele Montalbano
Laureato in Storia all’Università di Bologna, ammesso all’ École Normale Supérieure di Parigi si è interessato della collettività italiana di Tunisia. Sotto la direzione di Pascal Ory, ha studiato l’impatto del fascismo in quella comunità. Presso l’École Pratique des Hautes Études ha studiato i legami di appartenenza nazionale e politica degli antifascisti italiani di Tunisia, attualmente svolge un postdottorato presso l’Università di Bologna.
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Martino Oppizzi
Ha studiato conseguito la laurea magistrale in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano, con una tesi sulla visione del fascismo da parte della stampa regionale lionese dal titolo “Le Progrès e il fascismo italiano”. Maître de conférences, tiene un corso di storiografia e metodologia all’Université Paris 8. Autore di “Les Juifs italiens de Tunisie pendant le fascisme. Une communauté à l’épreuve (1921-1943).
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Marinette Pendola
Scrittrice di romanzi e saggista. Dottore di ricerca in Lettere moderne presso l’università di Parigi 10. Lavora sul tema della comunità italiana in Tunisia.
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Filippo Petrucci
Dottore di ricerca in Storia dell’Africa. Collabora attualmente con lo United States Holocaust Memorial Museum di Washington e con l’Università di Cagliari. Suoi campi di ricerca e interesse sono il mondo ebraico dell’Africa del Nord in epoca contemporanea e moderna (con particolare riguardo alla Tunisia e all’Algeria), le dinamiche storico-politiche del Vicino Oriente e di Israele, la storia dell’Africa del Nord in generale e i rapporti delle comunità ebraiche nordafricane con Israele e con l’Europa. Ha pubblicato due monografie sul mondo ebraico nordafricano, oltre a numerosi articoli e saggi, anche all’estero.
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Jihene Rajhi
Dottore di ricerca in Lingua, Letteratura e Civiltà Italiana, presso l’Università della Manouba (Tunisi). È docente di italiano presso l’Istituto delle lingue Gabés di Tunisi.
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Caterina Roggero
Dottore di ricerca in “Storia Internazionale”, Facoltà Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano. Assegnista di ricerca di Cultura Araba presso il Dipartimento Scienze Umane per la Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Studia in particolare il movimento indipendentista algerino.
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Monica Ruocco
Docente di Lingua e Letteratura Araba, presso il Dipartimento Asia Africa e Mediterraneo, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Impegnata in numerosi progetti, autrice di pubblicazioni anche sul teatro in lingua araba. Presidente dell’European Association for the Modern Arabic Literature (EURAMAL) e della Società Italiana di studi sul Medio Oriente (SeSaMO).
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Carmelo Russo
Laureato in Discipline etno-antropologiche, ha conseguito il master in Religioni e mediazione culturale. Dottore in Storia, Antropologia, Religioni presso l’Università “Sapienza” di Roma. Ha svolto ricerche sul campo a Roma su comunità e luoghi di culto pentecostali, africani e asiatici e musulmani. Membro della redazione della rivista “Confronti” e del Comitato nazionale per il dialogo cristiano-islamico.
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Marta Scialdone
Dottoranda in Storia, Antropologia, Religioni presso “Sapienza” Università di Roma, ha collaborato a ricerche sugli italiani in Tunisia. Studia la sostenibilità culturale e le comunità Bahá’í di Italia e Tunisia.
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Salvatore Speziale
Dottore di ricerca in Studi sul Maghreb e Vicino Oriente presso l’Università L’Orientale di Napoli e dottore in Mito, Rito e Pratiche simboliche presso l’Università “Sapienza” di Roma. Ha insegnato Storia dei Paesi islamici e Storia moderna presso l’Università di Messina e l’Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria. Attualmente è Docente di Storia e istituzioni dell’Africa presso l’Università di Messina. Ha al suo attivo alcune monografie e numerosi articoli in riviste italiane e straniere sulla storia delle “migrazioni” di epidemie, saperi, merci e uomini nel Mediterraneo. Studia in particolare la storia sociale della migrazione e della presenza italiana in Africa mediterranea.
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Giorgio Toso
Dottore di ricerca in Studio e valorizzazione del patrimonio storico, artistico-architettonico e ambientale presso l’Università degli Studi di Genova, è attualmente titolare di una borsa di studio annuale elargita dall’Istituto Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea per la raccolta di trattati di pace e commercio tra Stati europei e Reggenze barbaresche nel XVIII secolo. Autore di alcune pubblicazioni scientifiche dedicate ai rapporti tra italiani e tunisini all’inizio dell’Ottocento, ha studiato nell’ambito del percorso dottorale la presenza ligure nella Reggenza di Tunisi tra il XVIII e il XIX secolo.
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Iride Valenti
Dottore in Filologia moderna, docente in Glottologia e Linguistica nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. Si interessa di linguistica storica, interlinguistica e plurilinguismo. Sta studiando le varietà di italiano residuali (e resilienti) tra discendenti dell’emigrazione italiana postunitaria in Tunisia. In questo ambito ha pubblicato numerosi contributi in riviste scientifiche e in volumi dedicati, esponendo i risultati di inchieste sul campo e di sondaggi condotti all’interno di opere letterarie e racconti memorialistico-autobiografici di scrittori italotunisini.
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Lucia Valenzi
Docente in pensione in Storia contemporanea all’Università di Napoli Federico II, ha pubblicato articoli, saggi e monografie di storia sociale e storia di genere, sulla pubblica beneficenza e sulla prostituzione nel XIX° secolo a Napoli. Ha curato un testo sul gruppo di antifascisti italiani presenti in Tunisia nell’immediato anteguerra e durante la II guerra mondiale. Impegnata in associazioni culturali e sociali, è Presidente della Fondazione Valenzi.
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Joseph Viscomi
Storico e antropologo specializzato negli studi mediterranei, in particolare sulle migrazioni tra Italia ed Egitto. È docente di storia europea a Birkbeck, Università di Londra.
Fondazione Valenzi – Via Gen.E.Cosenz, 13 – 80142 – Napoli | CF 95118740638
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