I campi di attività della Fondazione se scaturiscono dalla storia di vita di Maurizio Valenzi cercano però di aderire alla realtà che viviamo oggi.
Abbiamo svolto attività nel campo della storia e della memoria, della formazione degli insegnanti, della promozione delle eccellenze imprenditoriali, della cura e della educazione dell’infanzia svantaggiata e a rischio, del ruolo internazionale di Napoli, dell’espressione artistica, attraverso mostre, dibattiti e partecipazione a bandi e progetti.
Per raggiungere questi obiettivi la Fondazione ramifica le proprie attività in quattro filoni principali: memoria e didattica, arte e cultura, sociale, sviluppo
eventi, seminari di formazione e premi sulla storia del Novecento e per la memoria della Shoah, ma anche per la sua attualizzazione sui temi del razzismo e delle moderne discriminazioni
oltre alla promozione della Collezione Valenzi e la valorizzazione dell’attività artistica di Maurizio Valenzi, organizziamo e ospitiamo mostre personali e collettive d’arte, presentazioni di libri, eventi performativi
promuoviamo progetti di inclusione sociale in scuole e quartieri in situazioni di difficoltà attraverso laboratori di espressività ludico-didattica per l’infanzia e l’adolescenza, che abbiamo chiamato “Bell’ e buon’” e promuoviamo nei giovani una cultura di contrasto al discorso di odio e al razzismo
curiamo rapporti con le imprese promuovendo le eccellenze del territorio e la responsabilità sociale d’impresa. La sede è spesso luogo di dibattiti politico-culturali sull’attualità, sia a livello locale sia internazionale
eventi, seminari di formazione, premi e concorsi intorno alla memoria della Shoah, ma anche per la sua attualizzazione sui temi del razzismo e delle moderne discriminazioni. Realizziamo studi e ricerche, promuoviamo documentari, libri e incontri didattici sulla storia contemporanea in particolare della città di Napoli, ma anche della presenza italiana in Africa. Siamo impegnati in progetti di tirocinio e attività extra-curricolari per gli studenti, ma anche di corsi di formazione e perfezionamento per docenti.
GRITUM Gruppo di ricerca sugli italiani in Tunisia e nel Medio Oriente
opera presso la Fondazione un coordinamento tra gli studiosi dei temi che riguardano la storia delle comunità/collettività italiane in Tunisia e nel Maghreb.
La Fondazione Valenzi accoglie la Biblioteca Maurizio e Litza Valenzi istituita nel 2021 per favorire e promuovere il libero accesso alla conoscenza ed al sapere scientifico.
La biblioteca è consultabile previo appuntamento.
La Fondazione Valenzi mette a disposizione in formato digitale l’inventario del suo archivio storico. Scrivici per richiedere l’inventario aggiornato.
La Fondazione Valenzi cura pubblicazioni e e-book dedicati alla memoria di Maurizio Valenzi e della storia del secolo scorso.
Grazie a un accordo con le edizioni Mimesis la Fondazione cura una collana di volumi dal titolo “Memoria e Futuro”.
oltre alla promozione della Collezione Valenzi e la valorizzazione dell’attività artistica di Maurizio Valenzi, organizziamo e ospitiamo mostre personali e collettive d’arte, presentazioni di libri, eventi performativi.
La Fondazione nello sforzo di valorizzare l’attività artistica di Maurizio Valenzi cerca anche di censirne le opere, collegandole all’ambiente e alla storia del suo tempo. Di qui l’iniziativa “Raccogliere Segni”, nata come un invito ai cittadini napoletani ed europei, che l’artista ha voluto omaggiare di un ritratto, ad offrire una copia, una scansione del disegno, accompagnata da una testimonianza del loro incontro. Attualmente è in corso la pubblicazione di un catalogo sull’opera grafica di Maurizio Valenzi.
Se possedete uno di questi schizzi scriveteci a presidenza@fondazionevalenzi.it
Ma vi siamo ugualmente grati se ci segnalate o ci inviate qualunque altra documentazione su Maurizio Valenzi: documenti, disegni anche che non siano ritratti, quadri. Siamo a disposizione per risolvere eventuali problemi tecnici (ad esempio la presenza di vetri o cornici che ostacolino la riproduzione).
La mostra “Da Guttuso a Matta. La collezione Valenzi per Napoli” presente in una sala attigua alla sede della Fondazione ospita una selezione di circa 60 opere, provenienti dalla collezione di Maurizio Valenzi, raccolta tutta attraverso doni degli artisti amici, nel corso della sua vita centenaria. Di recente la Collezione si è arricchita di nuove acquisizioni, grazie a donazioni da parte di artisti o dei loro eredi.
La mostra consente di aprire angoli visuali su diversi momenti dell’arte e della cultura del Novecento, soprattutto napoletano. Ma la raccolta si propone anche come una narrazione affettiva, che racconta ambienti, incontri, relazioni, vicende.
Si è svolta nel novembre 2012 a Roma la mostra antologica “Maurizio Valenzi. Arte e politica” curata dallo storico dell’arte Claudio Strinati e realizzata grazie al contributo di enti, aziende e numerosi sostenitori privati. La mostra ha voluto mettere in piena luce il lato artistico di Maurizio Valenzi che lo ha accompagnato a partire dalla sua formazione a Tunisi lungo il suo percorso di vita e di impegno nella politica e nelle istituzioni.
In occasione della mostra “Cent’anni in compagnia”, a cura di Olga Scotto di Vettimo, svoltasi nel settembre 2020 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli, la Fondazione Valenzi ha pubblicato il volume “Maurizio Valenzi. Disegni”.
Il volume, edito da arte’m, racchiude una selezione della produzione grafica di Maurizio Valenzi.
La Fondazione promuove dal 2011 il progetto “Bell’ e Buon’”, a favore dell’infanzia napoletana in difficoltà e in situazione di povertà educativa.
A Napoli, più che altrove, esistono nuove forme di povertà che non coincidono sempre con la povertà “finanziaria”, ma sono legate a bisogni culturali, situazioni a rischio o confinanti con la devianza criminale, che costringono tanti bambini con disagi sociali a vivere situazioni intollerabili create dalla disgregazione delle famiglie, dal ribaltamento dei valori e dall’assenza di piani educativi e riabilitativi a loro rivolti. Il titolo “Bell’ e Buon’” esprime due cose contemporaneamente: l’implicazione etica dell’arte e della bellezza e l’aspetto di immediatezza della percezione artistica.
Il progetto consiste in laboratori di espressività e didattico-educativi che coinvolgono bambini nella fascia d’età da 5 a 16 anni. L’attenzione è rivolta a minori che presentino problemi di integrazione, disadattamento scolastico e situazioni di svantaggio familiare e sociale, alle quali, da sola, la scuola non può far fronte.
Musica, o meglio suono e ritmo, pittura, o meglio colore e forma, e teatro, o meglio ruoli e rappresentazione, sono un’occasione di motivazione e di riscatto da situazioni che spesso devastano le personalità infantili.
Attualmente è in corso il progetto Bello e il buono nei mestieri nel territorio della II Municipalità di Napoli, che interessa i distretti Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, San Giuseppe.
Il progetto Criticamente dalla Fondazione Valenzi intende diffondere strumenti didattici in grado di sviluppare il pensiero critico dei giovani in modo da accrescerne gli “anticorpi” nei confronti della propaganda e promuovere una loro partecipazione attiva alle azioni di contrasto al razzismo e al discorso di odio.
L’obiettivo del progetto è contrastare, a partire dall’analisi e dalla ricerca storica, la propaganda xenofoba, antisemita e razzista diffusa all’interno della società del web. Il progetto, inoltre, prevede l’utilizzo di diversi strumenti didattici, tra cui una mostra illustrativa, un concorso tra i giovani che elaborano dei contenuti digitali di contrasto al razzismo e infine una ricerca sociologica. Gli studenti alla luce delle analisi dei contenuti virtuali, saranno in grado di riconoscere l’importanza di un buon utilizzo dei propri strumenti, in modo da non diventare facili oggetti della manipolazione digitale.
curiamo rapporti con le imprese promuovendo le eccellenze del territorio e la responsabilità sociale d’impresa. La sede è spesso luogo di dibattiti politico-culturali sull’attualità, sia a livello locale sia internazionale.
Mezzogiorno: verso una sostenibilità sociale, questo il tema del convegno organizzato dalla Fondazione Valenzi che si è svolto a Napoli sabato 6 maggio che ha aperto un tavolo di lavoro sul tema.
Nel corso dell’incontro è stata presentata anche un’indagine sull’attenzione di enti e aziende rispetto alla sostenibilità e ai temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“Il convegno– spiega la presidente della Fondazione Valenzi Lucia Valenzi- vuole accendere i riflettori su un tipo di sostenibilità spesso sottovalutata, la sostenibilità sociale anche in seguito ai dati emersi dall’analisi portata avanti dal nostro team interno. I fattori che qualificano una attività come sostenibile possono essere sia di tipo ambientale, che sociale e di governo societario, ma da quest’analisi effettuata emerge come la sostenibilità si declini nell’immaginario comune, sia di privati cittadini, che di enti pubblici e privati, con l’unica declinazione di attenzione all’ambiente.
La riflessione del convegno vuole porre l’accento invece sulle nuove relazioni che possono emergere tra enti che da sempre si occupano di sostenibilità sociale, come enti impegnati in ambito culturale, organismi pubblici, enti del terzo settore e imprese”.
L’analisi, che diventerà una pubblicazione online, è stata elaborata da un gruppo di ricerca coordinato da Antonietta Panico di cui fanno parte Giovanni Beninato, Lisa D’Errico, Giuliano Flagiello, Martina Letizia, Anna Paciello e Teresa Pirozzi.
Fondazione Valenzi – Via Gen.E.Cosenz, 13 – 80142 – Napoli | CF 95118740638
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Sociale
promuoviamo progetti di inclusione sociale in scuole e quartieri in situazioni di difficoltà attraverso laboratori di espressività ludico-didattica per l’infanzia e l’adolescenza, che abbiamo chiamato “Bell’ e buon’” e promuoviamo nei giovani una cultura di contrasto al discorso di odio e al razzismo